Abbiamo il dovere di guardare avanti.

Per le Terme abbiamo lottato, combattuto e sofferto tanto. Abbiamo evitato il disastro di un fallimento, ma per mettere un punto e ripartire liberi dai debiti verso una nuova epoca serviva una scossa forte, che purtroppo si è fatta attendere per troppi anni. E non intendo trattenermi sui motivi e sulle responsabilità.
Perché abbiamo il dovere di guardare avanti.
Non ci siamo mai fermati, nemmeno dopo aver perso le elezioni. Anzi, abbiamo lavorato come se fossimo al governo della Città. E dopo mesi di lavoro siamo riusciti a far passare la nostra linea in Regione, paradossalmente stando all’opposizione in Comune: estinguere i debiti grazie a interventi sul patrimonio, tornando così padroni del nostro destino. L’acquisto del Tettuccio da parte della Regione comunicato insieme all’Assessore Fratoni, che sta coordinando l’operazione, rappresenta il più grande investimento nella storia della Città. Questo ci permetterà di liberarci dalle ipoteche e dare il via a quella completa riorganizzazione dell’offerta cittadina che avevamo tracciato nel programma amministrativo. Il pubblico gestisca con una società sana e in attivo Redi (servizi curativi e di riabilitazione),Tettuccio (cura idropinica, cultura e intrattenimento) e Palazzina Regia (Polo museale e culturale). Il privato, in affitto o in proprietà, potrà dedicarsi alle altre offerte, partendo dal benessere e dalle piscine termali con il progetto Leopoldine. Più attori protagonisti all’interno di una visione di sistema Città, che ambisce a diventare patrimonio dell’UNESCO. Il percorso che abbiamo davanti è lungo e difficile ma non era affatto scontato avere un futuro.
Non ci interessano le piaggerie e le medaglie al merito, la Città ha patito troppo. Ci interessa Montecatini TERME, ci interessa uscire da decenni di destino avverso e andremo comunque a dirlo Lunedì 10 a Firenze.
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Abbiamo il dovere di guardare avanti.